Saharawi

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Mappa del SaharawiChi sono i Saharawi

Un muro di pietre e sabbia attraversa il deserto, sono 2700 Km. minati che separano una popolazione, i Saharawi, dal loro legittimo territorio. Il muro eretto dal Marocco dopo l’invasione violenta del Sahara Occidentale, ha lo scopo di tenere confinati in uno dei posti più inospitali della terra, il deserto dell’Hammada, il popolo Saharawi.

Il popolo Saharawi, che in arabo significa “gente del deserto”, è il legittimo abitante del Sahara Occidentale, territorio di circa 266.000 Kmq che si affaccia sull’Oceano Atlantico, confina a nord con il Marocco a sud ed a est con la Mauritania. Il Sahara Occidentale fu colonia spagnola fino al 1975. In quell’anno la dominazione coloniale ebbe termine, ma la Spagna lasciò di fatto via libera all’invasione militare da parte del Marocco e Mauritania; centinaia di migliaia di Saharawi furono costretti a fuggire in Algeria, incalzati dai bombardamenti e dalle violenze dell’esercito marocchino. Da allora la popolazione Saharawi vive divisa tra i campi profughi in Algeria e le zone occupate del Sahara. Queste ultime sono tuttora sotto il dominio marocchino e praticamente inaccessibili a chiunque desideri accertarsi delle reali condizioni di vita della popolazione Saharawi.

Malgrado la persistenza del controllo coloniale e la repressione sistematica da parte del Marocco, a partire dai primi anni Settanta, inizia una riorganizzazione delle forze indipendentiste della città, nei centri abitati e presso i rifugiati nei paesi vicini

Si costituisce infatti il Fronte Polisario che lotta, sia sul piano militare che politico, per il riconoscimento del proprio diritto all’autodeterminazione.

Nel 1988 la risoluzione ONU 621/88 istituisce la MINURSO (Missione delle Nazioni Unite per il referendum del Sahara Occidentale) e un piano di pace. Nel 1991 il Marocco e il Fronte Polisario accettano una tregua e in accordo con Minurso stabiliscono il referendum per decidere l’indipendenza per gennaio 1992.

Da allora il Marocco continua a rinviare la data del referendum.

Campo profughiIl popolo Saharawi continua a vivere nei campi profughi e sopravvive grazie alla generosità di tante persone che come te non restano indifferenti alla loro sofferenza.

I campi profughi dove vivono circa 250.000 persone, sorgono in pieno deserto algerino; sono costituiti da tende e piccole costruzioni per le famiglie in mattoni di fango e da strutture pubbliche (ospedali, scuole) costruite in muratura a fango.

Le caratteristiche climatiche e ambientali non permettono di sviluppare attività produttive autonome sufficienti per tutta la popolazione.

La temperatura super i 50° d’estate e può scendere sotto lo zero in inverno. L’acqua è reperibile anche poca profondità ma presenta un alto tasso di salinità.

La totalità delle forniture alimentari, logistiche e sanitarie provengono dalle organizzazioni internazionali di aiuto umanitario e dai singoli governi, tra cui quello italiano.

I comitati di sostegno al popolo Saharawi sono formati essenzialmente da associazioni, tra queste figura anche la nostra.